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Tritarifiuti: 3 buoni motivi per avere un Dissipatore alimentare

Introduzione

Come diciamo spesso, le nostre case, nel corso degli anni, hanno subito una continua evoluzione non solo in campo stilistico, ma anche tecnologico. Regina tra tutte la cucina.

Lavandini in materiali compositi, miscelatori a tre vie con acqua depurata, piani cottura a induzione, cappe super aspiranti e forni di nuova generazione sono solo alcuni degli strumenti che hanno fatto dei grandissimi passi avanti dal punto di vista tecnologico.

Seppur di appannaggio principale del territorio americano, anche in Europa, e soprattutto in Italia, si sta facendo spazio nelle nostre nuove cucine un nuovo alleato, il Tritarifiuti domestico, detto anche Dissipatore alimentare.

Tritarifiuti Dissipatore alimentare 01
Tritarifiuti PLADOS

Che cos’è un Dissipatore alimentare

Il dissipatore alimentare, detto più comunemente “tritarifiuti”, è fondamentalmente un sistema di smaltimento dei rifiuti organici (l’umido per intenderci) che viene applicato allo scarico del nostro lavandino da cucina e funziona con la comune corrente domestica. La sua funzione è quella di tritare i rifiuti di origine organica, rifiuti che verranno successivamente smaltiti direttamente dal sistema fognario.

Il tritarifiuti domestico è composto da un cilindro di dimensioni variabili al cui interno è presente un sistema di sminuzzamento che trasforma gli scarti alimentari in una poltiglia facilmente disperdibile attraverso le nostre tubature domestiche e il condotto fognario.

Il sistema di sminuzzamento dei rifiuti è tarato per materiali di scarto morbidi o semi-morbidi. Pertanto bisognerà assolutamente evitare di buttare nel nostro tritarifiuti i noccioli della frutta o eventuali ossa di scarto come quelle del pollo.

Ma i Tritarifiuti sono sicuri?

Forse a causa di alcune pellicole cinematografiche dell’orrore, oggigiorno il tritarifiuti viene visto con molta diffidenza se non addirittura come una bestia famelica sempre in agguato. Ma la verità è che il tritarifiuti è un dispositivo ASSOLUTAMENTE SICURO che può essere adoperato in tutta serenità anche da bambini. Anche i nostri animali domestici possono sentirsi totalmente al sicuro in presenza di questi dispositivi. Infatti, nel corso degli anni, i dissipatori alimentari sono stati sempre più arricchiti con nuovi sistemi di sicurezza per impedire ogni sorta di incidente domestico. Dal più classico doppio tasto d’avvio, fino al blocco in caso di rilevamento di mani o zampe nel canale del cilindro, il tritarifiuti si può definire ad oggi come uno degli strumenti più sicuri e meno soggetto ad incidenti domestici.

Tritarifiuti: 3 ottimi PRO

Comodità

Con l’avvento della “Raccolta differenziata” nelle nostre case sono anche comparsi quei piccoli bidoncini per la raccolta dell’umido/organico.

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Bidoncini per la raccolta dell’umido/organico

Pur aiutando nel nobile compito di facilitare la raccolta differenziata, questi piccoli bidoncini marroni sono anche un grande problema a causa del cattivo odore che emanano a causa del loro contenuto, senza contare la perdita di liquame in caso di smaltimento del sacchetto una volta a settimana. Insomma, possono essere un vero e proprio problema a lungo andare.

Una possibile soluzione per questi sgradevoli inconveniente è sicuramente l’acquisto di un tritarifiuti domestico. Grazie ad esso, infatti, non sarà più necessario raccogliere TUTTO l’umido domestico in un solo sacchetto, ma ci si potrà sbarazzare dei rifiuti organici OGNI giorno e ad OGNI pasto, evitando così la presenza di cattivi odori o pestilenziali perdite dal bidoncino dell’umido.

La procedura come già anticipato è molto semplice. Basterà inserire nel tritarifiuti i residui organici compatibili da smaltire, avviare il dissipatore alimentare e far scorrere l’acqua del rubinetto fino al completamento dell’operazione per far defluire il tutto nelle fognature.

Potremo così dire addio non solo al bidoncino dell’umido, ma anche ai rispettivi sacchetti con consistente risparmio alla fine dell’anno.

Risparmio

Come già anticipato, grazie al tritarifiuti, i rifiuti organici domestici potranno essere completamente a zero. Ciò significa un significativo risparmio sull’acquisto dei sacchetti per lo smaltimento e anche sulla tassazione per lo smaltimento dei rifiuti (TARI) grazie alle agevolazioni per chi si munisce di tritarifiuti nella propria abitazione.

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Esempio di sacchetti per l’umido/organico

Igiene

Con i rifiuti organici vi è decomposizione, e con la decomposizione avremo cattivi odori, insetti e perdite di liquidi nauseabondi. Se poi avremo anche animali domestici come cani o gatti, bisognerà ogni volta fare attenzione che i nostri piccoli amici non vadano a rovistare o addirittura a rovesciare il bidoncino.

La presenza di un tritarifiuti eliminerà in un sol colpo TUTTE queste problematiche visto che non dovremo più tenere l’umido in casa (o sul balcone/giardino) in attesa del giorno previsto per la raccolta differenziata porta a porta, ma potremo eliminare praticamente tutti i nostri rifiuti organici man mano che verranno prodotti ad ogni pasto.

Tritarifiuti: l’unico punto CONTRO

Come si può ben immaginare, l’unico contro del dissipatore alimentare si traduce in maggiori consumi di acqua e di energia elettrica per la corretta messa in funzione dell’apparato.

Ogni volta che bisognerà azionare il tritarifiuti, per far si che la poltiglia creata dall’apparato non sia troppo asciutta, sarà necessario azionare il miscelatore del lavandino e far scorrere dell’acqua, pratica che può portare ad un aumento dei consumi di acqua, se fatta in maniera sconsiderata.

Anche il fatto che il tritarifiuti sia collegato alla corrente elettrica può far lievitare i consumi, ma in realtà questo tipo di consumo sarà praticamente impercettibile visto che ogni accensione non durerà più di un paio di minuti e con wattaggio molto basso.

La dimensione del tritarifiuti

L’unico aspetto fondamentale da valutare prima dell’acquisto per dissipatore alimentare è quello di valutare attentamente le dimensioni della camera di triturazione, in modo tale che la sua capienza sia adeguata alla quotidianità (ovvero a quanti coperti dovremo smaltire).

Nel caso in cui scegliessimo un tritarifiuti sottodimensionato potrebbero verificarsi dei blocchi dell’impianto (come già spiegato, ogni tritarifiuti di nuova generazione è dotato di sensori che automaticamente ne bloccano il funzionamento in caso ci sia un eccesso di materiale da distruggere).

Scelta la dimensione più corretta basterà poi fissare un appuntamento con il proprio elettricista di fiducia per l’installazione del piccolo impianto alla base del proprio lavandino.

In caso di dubbi o domande sulla scelta del proprio Tritarifiuti, non esitate a contattarci. Lo staff di ArredoItaliano sarà lieto di guidarvi nella scelta di questo importante componente per la vostra cucina.

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